Alla scoperta del palissandro santos, un legno di grande carattere

Alla scoperta del palissandro santos, un legno di grande carattere

Tra i legni esotici più apprezzati per impreziosire i mobili c’è il palissandro santos, un’essenza originaria delle foreste della Bolivia e del Brasile, caratterizzata dal colore rosso-cupo tendente al bruno e capace di restituire riflessi gialli o porpora dalla superficie, solcata da venature dritte e chiare a tessitura fine.   

Scelto per la piacevolezza dell’aspetto, il palissandro santos è un legno molto versatile, pesante e resistente, adatto anche per la realizzazione di ponteggi e liste da pavimento; è inoltre durevole anche in presenza di umidità. 

In Italia il palissandro santos ha cominciato a farsi conoscere e a trovare utilizzi significativi solo a partire dalla metà degli Anni 70 – spiega Alberto Seralvo –, come sostituto del palissandro rio o jacaranda, legno che negli stessi anni veniva ad essere indisponibile, perché contingentato dal Paese di provenienza, il Brasile, per rimediare alla raccolta scriteriata degli anni precedenti. 

Utilizzato inizialmente per la somiglianza, il palissandro santos (nome scientifico Machaerium Scleroxylon) ha in seguito saputo farsi apprezzare per le proprie doti peculiari di estetica e di resistenza. Benché sia più facile da reperire nell’ambiente naturale perché tende a crescere in addensamenti della stessa specie, resta in ogni caso un legno nobile e prezioso, con costi che vanno da 4500 ai 6500 euro al metro cubo, a seconda della dimensione dei segati, contro i 1300 del rovere o i 360 del tiglio. 

Seralvo conosce bene il palissando santos che oggi importa esclusivamente dalla Bolivia preferendone la qualità rispetto all’analogo legno di provenienza brasiliana. Il prezioso legno è oggi tra le 170 essenze disponibili a magazzino sia come tavole sia come piallacci.



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