Distruzione delle foreste: Perché tra le cause non c’è la produzione di Legname

Boschi e foreste hanno sofferto molti danni a causa dell’uomo ma, a differenza di quanto molti credono, non a causa del taglio (legale) e dall’utilizzo del legno.

Quali sono allora le vere minacce alla conservazione delle foreste?

La prima sono gli incendi causati dall’incuria, dagli scopi speculativi o dalle pratiche agricole dissennate. Quest’ultima minaccia al patrimonio naturale è presente nei Paesi più poveri laddove i governi locali non hanno potere effettivo nel controllo del territorio. Soltanto in Amazzonia, 75 mila incendi scoppiati quest’anno da gennaio a settembre hanno distrutto un’area forestale pari all’Umbria.

Ci sono poi le cause indirette, a cominciare dalle piogge acide a loro volta conseguenza dell’inquinamento industriale e urbano, specie nelle aree dove vengono impiegati come combustibili carbone e olii pesanti contenenti zolfo. Non va infine trascurata la minaccia del riscaldamento globale che causa danni all’intero ecosistema alterando gli andamenti climatici stagionali, il regime delle piogge e dei fiumi.

Il riscaldamento globale è anche la causa dei fenomeni meteorologici estremi. Come la tempesta Vaia che, quattro anni fa nelle zone forestali di Lavazé e Val di Fiemme, ha distrutto 40 mila ettari di boschi di abeti e larici. Si calcola che in mezz’ora, nelle sole aree demaniali trentine, le raffiche di vento abbiano divelto 190 mila metri cubi di piante, oltre 18 volte le quote di taglio autorizzate sull’area.

Quelle che abbiamo elencato sono le vere minacce alle foreste, temi sui quali ha senso discutere l’impronta dei comportamenti umani e decidere le possibili tutele. Il taglio controllato e il commercio legale del legno riguardano solo esemplari maturi, al termine del ciclo vitale, non arrecano danno a boschi e foreste. All’opposto possono aiutarne il rinnovamento, creare una fonte inesauribile di reddito per le popolazioni locali, alternativa alle dannose monocolture agricole create con il disboscamento. Prodotto in maniera sostenibile, versatile negli impieghi, riciclabile e riutilizzabile come fonte d’energia a impatto zero sul bilancio atmosferico della CO2 (la prima responsabile del riscaldamento globale) il legno è il materiale più disponibile ed ecologico oggi esistente.

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